Quando un bambino si sente un perdente : Quando parliamo di autostima solitamente si pensa che un calo di fiducia in sé stessi possa avvenire solo in età adulta, in realtà anche i bambini possono perdere l’autostima e sentirsi dei “perdenti”.
Sentirsi perdenti da bambini
Se ciò accade, si rischia che il pensiero di non poter riuscire a fare ciò che si desidera permanga anche in età adulta. Un bambino che avverte una perdita della fiducia in sé può diventare un adulto pauroso e dedito a notare più le sconfitte che le vittorie.
Ma quando un bambino si sente un perdente? Le sconfitte della vita si assaporano già quando si è piccoli, quando si gioca e si perde, quando si gareggia e non si arriva primi.
Però la sensazione di non essere abbastanza capaci non deriva dalle sconfitte che invece possono forgiare il carattere, ma deriva dalla delusione di un genitore o dallo scherno da parte dei propri coetanei.
La delusione come fattore scatenante
Spesso i genitori, senza volerlo, pensano che sia giusto spronare il proprio figlio ad essere il migliore, mettendogli una tale pressione, che in caso di “sconfitta” la delusione lampante del genitore si riversa inevitabilmente sul figlio che proprio in quel momento rischia di sentirsi un perdente.
Si sente un perdente dunque, non perché ha perso o non è riuscito a raggiungere il proprio obbiettivo ma perché avverte di aver deluso le persone a cui vuole bene.
Essere derisi
Anche l’essere schernito dai propri coetanei può far nascere questa sensazione nella mente del bambino, magari giocando a calcio il bambino che sbaglia un tiro o una parata, e fa perdere la squadra, viene preso in giro dagli altri o anche il bullismo
Questi episodi vanno evitati nello sport come a scuola. Anche un insegnante quando mette un cattivo voto deve sempre ricordarsi di motivare il risultato e d’incoraggiare il bambino a fare meglio, non deve mai sgridarlo o dire frasi che potrebbero farlo sentire un perdente.
Il bambino dunque ricordatevi sempre che non si sentirà mai un perdente da solo, ma che questo problema deriverà sempre dalla reazione degli altri alle sue “sconfitte”.