Chi fa mobbing prima era un bullo? Esistono possibili connessioni?
Secondo i dati presentati da uno dei congressi della Cisl e dal sottosegretario all’Istruzione Angela D’Onghia, c’è una connessione che intercorre tra le attività dei bulli all’interno della scuola e quella che poi avviene in sede di lavoro, una volta che questi “bulletti” crescono e ricoprono cariche che gli permettono di fare azioni di mobbing nei confronti dei colleghi o dei subalterni.
Bullismo e cyberbullismo
Quindi si passa dal bullismo e dal cyberbullismo in giovane età al mobbing in età adulta. Il mobbing come il bullismo è un atto riprovevole, che dev’essere combattuto e condannato dai lavoratori. Naturalmente non tutti i casi di mobbing derivano da chi ha precedentemente praticato del bullismo sui coetanei. Ma sicuramente ci può essere una connessione tra i due comportamenti, antisociali e rischiosi per la salute del dipendente e del lavoratore.
La percezione del mobbing è pari a quella del bullismo, in entrambi i casi la “vittima” rischia di cadere in uno stato di depressione o comunque in uno stato di ansia che lo può portare ad avere anche successivamente problemi relazionali e psicologici.
Mobbing azinedale
Il mobbing, spesso però viene utilizzato anche dalle aziende che vogliono indurre il dipendente al licenziamento, in questi casi, come negli altri bisogna denunciare immediatamente il comportamento dell’azienda alle autorità competenti e al sindacato.
Tralasciando, il mobbing aziendale, chi lo pratica invece solo per il piacere di veder soffrire o di umiliare un’altra persona, sicuramente ha avuto un passato da bullo.
Bullismo tra i giovanissimi
Il fenomeno del bullismo si diffonde sempre di più, specialmente tra i giovanissimi, quindi se non vogliamo che un giorno la classe lavorativa riscontri continuamente episodi di mobbing, bisogna già da ora nelle scuole scovare questi soggetti e curare la loro aggressività e scarsa empatia nei confronti del prossimo. La scuola ha il compito di fermare questi comportamenti prima che possano trasferirsi anche in età adulta.