La famiglia è un contesto dove si passano spesso molti anni: ai rapporti affettivi è del tutto normale che si alternino anche rapporti conflittuali più o meno accesi. Quando i conflitti però sono esagerati, rischiano di minare la stessa stabilità familiare e il benessere di ogni membro della famiglia.
Una possibile soluzione al problema potrebbe essere quello della psicoterapia familiare proposta da Luca Saita, vale a dire di un percorso che coinvolga tutti o alcuni membri della famiglia per permettere loro di affrontare alcune situazioni traumatiche, difficile o conflittuali che intercorrono fra i suoi membri.
Ogni conflitto, se lasciato a sé, rischia di esplodere e degenerare e anche di congelare per lungo tempo i rapporti fra familiari. Se le tensioni si susseguono e non vengono risolti i motivi profondi dei conflitti, il pericolo della destabilizzazione è dietro l’angolo.
La psicoterapia familiare è uno strumento che la psicologia mette a disposizione delle famiglie laddove vi siano frequenti litigate e conflitti profondi, ma anche problematiche dovute all’adozione di un figlio, ai problemi tipici degli adolescenti, alla separazione ed al divorzio. In poche parole, ovunque vi sia una soluzione di conflitto in famiglia la psicoterapia familiare può essere uno strumento eccellente per andare alla radice dei problemi.
Quando serve la psicoterapia familiare?
La psicoterapia familiare è una psicoterapia rivolta alla famiglia come nucleo di persone che nutrono affetto e relazioni vicendevoli e come complesso gerarchico. Le famiglie di oggi sono in trasformazione, separazioni e divorzi sono sempre più numerosi, la conflittualità fra figli adolescenti e genitori esplode in molti casi. Il disagio può quindi manifestarsi in innumerevoli occasioni.
La psicoterapia familiare può servire nelle ipotesi di presenza di conflitti e litigate frequenti per motivi gravi in famiglia, ma anche nel caso di problematiche di coppia, di tossicodipendenza o alcolismo, insomma di ogni problema che gemmi nella famiglia e che si riverberi sul nucleo familiare stesso attaccandone la stabilità e serenità.
Questo approccio è utile anche in caso di conflitto fra genitori e figli, adottivi e non, laddove i primi non sappiano imporsi con la giusta autorità genitoriale sui secondi.
Come funziona la psicoterapia familiare
Alle sedute di psicoterapia familiare in genere partecipa tutta la famiglia, anche se il terapeuta può ricevere singolarmente o in piccoli gruppi i membri della stessa. Scopo delle sedute è inquadrare il problema per poi studiare le modalità di comunicazione nella famiglia e andare alla radice delle problematiche e dei conflitti, che spesso sono ben sepolte e mai approfondite.
L’obbiettivo della psicoterapia familiare è quello di capire cosa non va e cercare di intervenire (ovviamente con l’apporto attivo dei membri della famiglia) sulla sua organizzazione, per modificare le dinamiche sbagliate che causano tensioni, conflitti e disagio.
Per il successo della psicoterapia familiare è necessario che tutti i membri della famiglia diano il loro contributo, cercando di collaborare per migliorare le relazioni fra di loro sulla base dei consigli e delle osservazioni che sono mosse dal terapeuta nel corso delle sedute.