La relazione tossica è caratterizzata da un rapporto sentimentale e affettivo costernato da tolleranza e perdono ingiustificati nei confronti di comportamenti scorretti da parte del proprio partner. Alla base di una coppia “sana” dovrebbero esserci il dialogo e il confronto, soprattutto in caso di pareri discordanti sui quali discutere in maniera funzionale. La relazione diventa tossica nel momento in cui il vostro partner perpetua atteggiamenti denigratori, offensivi e talvolta violenti giustificati dall’amore.
In questo specifico contesto l’amore non esiste. Se un partner dovesse comportarsi in maniera aggressiva, insultando la vostra persona o facendovi sentire sbagliati, il sentimento tanto decantato non è presente. Spesso, in una relazione tossica, si cerca di compiacere il proprio fidanzato o la propria fidanzata per paura di perderlo/a. In questo modo, si commettono errori che si tramuteranno, nel tempo, in un circolo vizioso da cui è difficile uscire, seppur non impossibile.
Relazione tossica: quali sono i segnali per riconoscerla?
Come accennato nei paragrafi precedenti, vi sono alcuni segnali che potrebbero aiutarci a capire quando si ha a che fare con una relazione tossica. In primo luogo, si dà ma non si riceve: questo significa che la storia non produce effetti positivi, senza uno scambio equo e reciproco sotto tutti i punti di vista.
La relazione tossica è inoltre caratterizzata da una totale assenza di fiducia nei confronti del partner, considerato anche inaffidabile. In questa dinamica, la “vittima”, se così possiamo definirla, si sentirà continuamente giudicata e si ritroverà con un partner esclusivamente concentrato su se stesso.
Nelle relazioni tossiche vi è un’assoluta mancanza di rispetto e continui controlli riguardo i propri spostamenti e su ciò che si sta facendo, con conseguente isolamento sociale. Non esiste alcun tipo di supporto reciproco e si fatica a far valere il proprio diritto di rispondere “no” ad alcune richieste, riducendo la propria autostima. Un rapporto sentimentale caratterizzato da questi aspetti può condurre a una vita infelice ed è importante capire come uscirne per tornare a stare bene.
Relazione tossica: come uscirne?
Porre fine a una relazione tossica non è semplice, ma vi sono alcuni accorgimenti che potrebbero risultare utili allo scopo. Per prima cosa, è fondamentale accettare la realtà dei fatti, acquisendo consapevolezza rispetto al problema. Bisogna, poi, fare i conti con i possibili sensi di colpa (in relazione anche alla sensazione di fallimento che si potrebbe provare per aver deciso di chiudere una storia).
Dopo aver riconosciuto tale aspetto problematico, è importante raccogliere le proprie energie ed essere fortemente motivati a cambiare percorso di vita. Per mettere in atto questa decisione, potrebbe essere utile attivarsi precocemente sul piano difensivo, poiché chiudere una relazione tossica potrebbe comportare dei rischi sia dal punto di vista fisico che psicologico (con fenomeni di stalking o aggressioni, sia verbali che fisiche). Risulta quindi significativo agire tempestivamente con tutte le precauzioni del caso, in modo da poter essere tutelati e difesi nell’immediato, in qualsiasi situazione.
In una relazione tossica il partner svalutativo è spesso narcisista e potrebbe cercare di manipolare a suo piacimento chi ha deciso di chiudere. Per questa ragione, è di basilare importanza evitare qualsiasi contatto con il proprio ex (fatta eccezione in caso di figli) e prendersi cura di sé.