La separazione della coppia è sempre un momento molto difficile sia per le persone direttamente coinvolte che per i figli, se ve ne sono. Quando una coppia decide di separarsi, è ovvio che qualcosa nella relazione non sta funzionando, e che per risolvere la questione le parti decidono di prendersi un momento di pausa. In questo contesto estremamente delicato, la figura di uno psicologo può essere necessaria – oltre alle varie figure legali – come intermediaria nel corso della separazione.
Il lavoro dello psicologo si adatta ai vari momenti che la coppia sta vivendo in un particolare momento della sua esistenza.
La separazione è senza dubbio uno dei momenti più delicati della vita di coppia, perché significa che qualcosa non ha funzionato a livello personale o individuale. Anche in questa fase è necessario per le parti cercare di dialogare in modo sereno, e la presenza di uno psicologo in fase di separazione può contribuire a mediare fra le parti – che verosimilmente si trovano in rapporti abbastanza tesi – e di aiutare anche i figli durante questa delicata transizione.
Lo psicologo durante la separazione: cosa fa?
Durante la separazione possono verificarsi delle diverse fasi dal punto di vista psicologico, che richiedono un intervento dello psicologo. Prima della separazione, i coniugi possono sperimentare una fase di alienazione, dovuta al distacco dalla routine e dalla vita familiare. In questo momento, si può cominciare a percepire una sorta di estraneità rispetto alla famiglia, specialmente se gli eventuali figli vivono con l’altro coniuge. Si può sentire di non condividere più un progetto di coppia e di non essere parte della propria famiglia.
La fase successiva, o della disconnessione, è il momento in cui i coniugi cominciano a non sentirsi più parte della coppia. Si diventa come estranei, non si condividono più gli aspetti della sessualità, ci si distanza sempre di più. In questa fase si vive come ‘estranei in casa’.
L’intervento dello psicologo , ci racconta la Dottoressa Daniela Maggiacomo Psicologa Latina www.psicoterapialatina.it in queste prime due fasi della crisi di coppia deve essere diretto a permettere ad ogni coniuge di affrontare da solo, e poi assieme, le problematiche emerse nella coppia sotto forma di sintomi (distacco e disinteresse).
La coppia dovrebbe essere in grado di parlare apertamente dei loro sentimenti e dei problemi, anche del fatto che non si prova più attrazione gli uni verso gli altri. A questo punto, spesso, la separazione sembra l’unica possibile strada per la coppia ma manca il coraggio di attuarla: si tratta della fase dell’ambivalenza, nella quale lo psicologo si approccia individualmente ai singoli coniugi per permettere loro di poter comprendere questa fase di confusione.
La separazione può poi essere particolarmente conflittuale, questo dipende dalla coppia, dai rapporti, dai caratteri e dalla presenza di questioni irrisolte.
Nel corso della separazione lo psicologo si occupa di mediare dalla naturale o eccessiva aggressività e astio un dialogo il più possibile neutrale. Infine, dopo la separazione comincia una fase di equilibrio dove ognuno trova di nuovo la sua dimensione genitoriale o comunque si impegna nella sua vita: l’intervento psicologico aiuta a ritrovare una propria identità.